70ª Giornata mondiale dei malati di Lebbra - Parrocchia di San Marco Ev

aggiornato il 24/03/2024
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70ª Giornata mondiale dei malati di Lebbra

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70ª Giornata mondiale dei malati di Lebbra 2023



Domenica 29 gennaio si celebra in tutta Italia la 70ª Giornata mondiale dei malati di lebbra Istituita da Raoul Follereau nel 1954 e fissata nell’ultima domenica di gennaio.
L’Aifo (Associazione italiana Amici di Raoul Follereau - il giornalista francese che a 33 anni, dopo aver incontrato nel 1936 per la prima volta in Africa i malati di lebbra, ha lavorato instancabilmente fino alla morte, avvenuta nel 1977, per migliorare la qualità dell’esistenza delle persone colpite da questa malattia) ricorda che la lebbra non è ancora scomparsa nel mondo, che è ancora un problema di salute per le persone più povere. Ogni anno, sono più di 140.000 le nuove persone colpite dalla lebbra che si aggiungono ai 3-4 milioni di individui che vivono ancora con la malattia o le sue triste conseguenze (stima Oms). E il numero di nuovi casi sta di nuovo incrementando. Dal 2020 al 2021 si è registrato un incremento del 10%.
L’Aifo durante questi 70 anni non ha mai fatto mancare il suo impegno e lotta per informare e mobilitare fondi per evitare che le persone siano colpite due volte: dal morbo di Hansen (la Lebbra) e dalla disabilità quando, ancora troppo spesso, la malattia è diagnosticata con ritardo e ha già prodotto effetti irreversibili.
La lebbra non è una malattia incurabile, se colpisce ancora è solo perché è dimenticata dai sistemi sanitari nazionali insieme ad una ventina di altre “Malattie tropicali neglette” (Mtn), che colpiscono 1 miliardo di persone nel mondo; di queste la metà sono bambine e bambini al di sotto dei 14 anni.
“La lebbra e le altre Mtn hanno le cause più profonde nella povertà che ostacola l’accesso alle cure primarie e provoca emarginazione. Per questo Aifo ha posto la Gml 2023 sotto il segno dell’obiettivo ‘Nessuno ai margini’ e per prevenire la lebbra e le altre Mtn, sostiene in Asia, Africa e America Latina i programmi nazionali di prevenzione e i sistemi di salute di base nei territori dove è presente.
Per superare la povertà e l’emarginazione, che a loro volta riproducono malattie ed esclusioni, Aifo promuove il coinvolgimento delle comunità nel prendere coscienza dei fattori di rischio, sul piano sanitario e socioeconomico, nel superare paure ancestrali e pregiudizi che condannano chi è colpito dalla lebbra, da altre malattie e da disabilità all’esclusione dalle comunità stesse”.










    

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